Dal “Bunga Bunga” al “Bang Bang”
2 Gennaio 2024 pubblicato in Italia
I tempi cambiano e dunque anche la politica italiana è cambiata, perchè molti dei protagonisti nel bene e nel male, della cosiddetta “Prima Repubblica” ormai hanno lasciato la dimensione terrena, per entrare in quella dove dovranno rendere conto del loro operato. Certo pur con tutti i loro difetti, non possiamo tuttavia, non ritenerli dei giganti dal punto di vista umano, confrontandoli con gli attuali protagonisti della scena politica. A nessuno di quei personaggi, infatti, neanche al più folkloristico tra loro, almeno dal punto di vista delle abitudini vale a dire Silvio Berlusconi, sarebbe mai venuto in mente di presentarsi ad una festa di capodanno con una pistola e di tirarla fuori per mostrarla agli altri invitati. Invece all’Onorevole Emanuele Pozzolo, di Fratelli d’Italia, peraltro avvocato, quindi uno che dovrebbe conoscere le possibili conseguenze penali di un gesto del genere, è proprio venuto in mente di farlo, ad una festa di capodanno alla quale era presente anche il Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. Il punto è, che a parte la stravaganza estrema e l’assoluta mancanza di buon gusto di tale comportamento, specialmente da uno che si fregia del titolo di “onorevole” quella pistola, stando alle dichiarazioni del suo proprietario, risultato appunto, il politico di Fratelli d’Italia, avrebbe girato più mani, fino a quando non è esploso un colpo che ha ferito ad una gamba, per fortuna in modo lieve uno dei presenti, il genero di uno degli agenti di scorta a Delmastro. Senza entrare nella vicenda dal punto di vista politico, tanto le polemiche in tal senso, malgrado il giorno festivo, sono già partite “d’ufficio” vogliamo tuttavia rimarcare in questa vicenda, almeno tre aspetti. Il primo è la terribile superficialità, di un uomo delle Istituzioni, che porta la pistola presumibilmente carica, oltretutto, ad una festa e la mostra con noncuranza ai presenti, facendola girare di mano in mano, il che lascia perplessi sulle capacità di un personaggio del genere di incidere in Parlamento, sulla vita di milioni di Italiani. Il secondo è il mancato intervento degli agenti di scorta del Sottosegretario, che avrebbero dovuto dire al signor onorevole, almeno di rimettere la pistola nella custodia, se non addirittura identificarlo visto che stiamo parlando di un’arma, che per quanto regolarmente denunciata, non può certo essere esibita in pubblico e questo fa venire dei dubbi sull’efficacia e sull’utilità delle scorte. Il terzo è la presenza di un parente di uno degli agenti di scorta di Delmastro, ad una festa del genere e questo fa pensare che vi sia una sorta di “imbucaggio” autorizzato, alle feste dei politici, cosa che, se fosse confermata, farebbe impallidire Mario Appignani, celebre disturbatore delle dirette televisive, scomparso nel 1996 e provocherebbe l’invidia di Roberto D’Agostino. Insomma forse è proprio il caso di dire, cari politici, invece della festa al “Bang, Bang” ridateci quelle al “Bunga, Bunga” nelle quali, almeno qualcuno si divertiva senza sparare!
Luca Monti