La stazione di Santa Maria Novella non è più quella cantata da Pupo
5 Aprile 2024 pubblicato in Firenze

Era il 1980 quando il cantante aretino Enzo Ghinazzi, conosciuto tuttora col soprannome di Pupo, fece uscire il suo album intitolato “Più di prima” all’interno del quale vi era anche il brano “Firenze Santa Maria Novella” che diventerà in breve una sorta di icona della fiorentinita’. Nella canzone, infatti sì elogiava la stazione di Santa Maria Novella, come una specie di oasi felice per quanto riguarda la sicurezza confrontandola con gli scali ferroviari di altre città. Oggi, tuttavia quell’oasi di tranquillità, descritta da Pupo, non esiste più, con una stazione di fatto irraggiungibile coi mezzi privati, essendo la piazza antistante la stessa attraversata ed occupata, quasi completamente dai binari del treno urbano, fatto passare come tramvia, quando per dimensioni ed ingombro non ha nulla da invidiare ai convogli ferroviari. Questa infrastruttura eliminando il traffico veicolare privato ha consegnato di fatto, il poco spazio libero rimasto intorno alla stazione, a balordi e spacciatori tanto che, nelle ore notturne, sono pochi i fiorentini, che osano avventurarsi in quella zona, dove ormai la droga, in particolar modo il crack, viene spacciata e consumata di fronte a tutti ed il rischio di prendersi una bottigliata in testa o una coltellata, è molto alto. Insomma, la stazione di Santa Maria Novella, oggi, non è proprio un bel biglietto da visita nei confronti di chi arriva da fuori col treno e si trova immerso nello scenario ben descritto dalla foto di copertina e a corredo dell’articolo, scattata dal nostro Photoreporter Stefano Giannattasio. E forse non è un caso, se nel numero attualmente in edicola del settimanale “Panorama” si trova un lungo servizio sulla mancanza di sicurezza, a Firenze. Possiamo ipotizzare, infatti che qualche giornalista di quel settimanale, sia arrivato alla stazione e si sia trovato di fronte scene del genere, con dubbi personaggi ammassati uno sopra l’altro. A proposito, i solerti controlli sugli assembramenti dell’era del “tutti a casa” non sono più di moda? Probabilmente questa domanda, rimarrà senza risposta ma resta l’evidenza di come la sicurezza o perlomeno la mancata percezione della stessa, sia oggi, a Firenze, il problema principale, che chiunque sarà il nuovo sindaco, non può continuare ad ignorare o minimizzare. La stazione di Firenze Santa Maria Novella e tutta la città, meritano di più rispetto alla sciatteria imperante di questi anni.
Luca Monti
Ph. Stefano Giannattasio