la Verità esce dal pozzo

15 Maggio 2024 pubblicato in Pillole d'Arte


Stiamo vivendo un periodo distopico, nel quale, per l’uomo comune, appare sempre più difficile distinguere tra verità e menzogna. Ecco allora che torna di attualità, una leggenda diventata famosa nell’800 ma probabilmente di origine mitologica ben più antica. Si tratta della storia della Verità, costretta a nascondersi nuda in un pozzo, dalla Menzogna, che le aveva sottratto i vestiti con l’inganno, invitandola a fare il bagno insieme, in quel pozzo di acqua molto bella. Ma riprendiamo un brano di quella leggenda, proprio per comprenderne l’estrema attualità: “…La Menzogna disse alla Verità:

‘Facciamo un bagno insieme, l’acqua del pozzo è molto bella’.

La Verità, sospettosa, provò l’acqua e scopri’ che era davvero bella. A quel punto si spogliarono e fecero il bagno. Ma improvvisamente la Menzogna, usci’ dall’acqua e fuggi’, indossando i vestiti della Verità, che, furiosa, usci’ dal pozzo per riprendersi i vestiti. Ma il mondo vedendo la Verità nuda, distolse lo sguardo, con rabbia e disprezzo. La povera Verità tornò al pozzo e scomparve per sempre, nascondendo la sua vergogna. Da allora, la Menzogna gira per il mondo, vestita come la Verità, soddisfacendo i bisogni della società…Poiché il mondo non nutre alcun desiderio di incontrare la Verità nuda.” Questa leggenda, divenne talmente popolare da ispirare anche due opere d’arte realizzate dai pittori francesi Jean-Léon Gérôme ed Édouard Debat-Ponsan. Il primo a realizzare un’opera intitolata: “La nuda Verità, esce dal pozzo”, fu Gérôme, nel 1896, seguito due anni dopo, da Debat-Ponsan, che dipinse “La Verità esce dal pozzo.” le due opere, pur ispirate alla stessa leggenda, avendo praticamente lo stesso titolo ed essendo state realizzate quasi in contemporanea, hanno tuttavia aspetti simbolici molto diversi tra loro. Quella di Jean-Léon Gérôme, alla quale si riferisce l’immagine di copertina, si attiene alla lettera al racconto, con la Verità, che d’impulso esce dal pozzo, armata di una frusta per punire la Menzogna e provare a riprendere i propri abiti senza però avere la forza di portare a termine la propria azione, piegata dalla vergogna per la propria nudità.

Nella versione di Édouard Debat-Ponsan, riportata nella foto precedente, invece, la Verità esce dal pozzo, munita di uno specchio, come a dire di non vergognarsi di sè stessa, tanto da farsi abbracciare da due individui, che non si capisce se vogliano aiutarla o se cerchino di approfittarsi di lei. Si tratta di due dipinti, che  riportano, ancora, entrambi, il pathos drammatico della pittura tardo seicentesca, esaltando gli aspetti mitici e simbolici della leggenda, a scapito della qualità figurativa, che appare comunque, superiore, soprattutto per i colori e la luce, nell’opera di Jean-Léon Gérôme. Aldilà di queste considerazioni, resta, tuttavia, come detto, l’estrema attualità di questa leggenda e di questi dipinti, che speriamo possano aiutarci a districarci fra Verità e Menzogna, le cui strade, mai come oggi, si incrociano continuamente.

Luca Monti

 





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