Oggi si festeggiano San Zanobi e Sant’Antonino Pierozzi
10 Maggio 2024 pubblicato in Cultura
Il 10 maggio, è una ricorrenza importante per Firenze. La Chiesa, infatti, celebra San Zanobi, il primo Vescovo fiorentino del quale si conosce l’identità e Sant’Antonino Pierozzi, che fu Vescovo di Firenze, un millennio dopo San Zanobi, appunto. Il primo, dei due Santi odierni, infatti, risale al IV secolo, mentre il secondo al XV secolo. Entrambe le due figure sono fondamentali per la spiritualità a Firenze. Per San Zanobi, basta citare, per capire quanto la sua memoria fosse viva, ancora al tempo del secondo, quello che di lui scrisse il Maestro Luca da San Gimignano: «O beato popolo fiorentino, al quale lo omnipotente Idio degnò di concedere tanto preside, tanto antistite, per lo quale dovesse ricevere tanti miracoli et tanta unione et pace quanta già ricrebbe!» Questa frase, ritrovata in un manoscritto della Biblioteca Medicea Laurenziana e pubblicata nel 2012 nel libro intitolato: “Per San Zanobi – Testi inediti del XIV e XV secolo” a cura di Alessandro Ciandella, per i tipi della Phasar Edizioni di Firenze, ci mostra come la devozione popolare verso San Zanobi, fosse ancora viva come del resto lo è tuttora, arricchita anche dal fatto che dal 1983 Scandicci, dove San Zanobi, visse, nell’eremo di Casignano, si è unita a Firenze nella saua venerazione facendone il Patrono cittadino. A tenerne viva la memoria, contribuisce in gran parte la colonna a lui dedicata, in Piazza del Duomo, sul luogo dove, secondo la tradizione, quando il suo corpo venne traslato, in gennaio, da San Lorenzo l’antica cattedrale, peraltro da lui fondata, a Santa Reparata, un olmo rifiorì al suo passaggio. Da quell’olmo venne scolpito un crocifisso monumentale, che oggi si trova nella chiesa di San Giovannino dei Cavalieri, in Via San Gallo. Per quanto riguarda Sant’Antonino Pierozzi, invece, possiamo dire che fu figlio dell’umanesimo fiorentino che gravitava intorno al convento domenicano di San Marco, del quale fu priore e nel quale continuò a vivere anche una volta eletto Vescovo di Firenze. Fu famoso per le opere caritatevoli e di misericordia, tra le quali vale la pena ricordare la creazione della Confraternita dei Buonomini di San Martino, tuttora attiva e che si occupa di aiutare i poveri, in particolare quelli che lo stesso Sant’Antonino Pierozzi, definiva “vergognosi” non per offenderli, ma per identificare coloro che nati benestanti cadevano in disgrazia e desideravano, appunto, nascondersi per vergogna della loro nuova condizione sociale. Su di lui il Martirologio Romano afferma ponendo l’attenzione sulla sua profonda cultura teologica, ma anche, come detto umanistica: «A Firenze, Sant’Antonino, Vescovo, che, dopo essersi adoperato per la riforma dell’Ordine dei Predicatori, si impegnò in una vigile cura pastorale, rifulgendo per santità, rigore e bontà di dottrina». Insomma il 10 maggio Firenze celebra non solo due Santi Vescovi, ma buona parte della storia della propria spiritualità cittadina.