Ieri sera, 27 giugno Riccardo Starnotti, ha declamato e spiegato, da par suo, la Divina Commedia, nella fattispecie il Canto X dell’Inferno, durante un evento dedicato a Dante e i Neoplatonici a Careggi organizzato dalla Società Mutuo Soccorso di Careggi. Nel corso della serata, Starnotti, ha anche presentato il suo ultimo libro, intitolato: “I diari di Dante la leggenda si è avverata” basato sulla possibilità che Dante, secondo quanto riportato da una leggenda medievale, possa aver scritto dei Diari, nei quali avrebbe addirittura profetizzato che la sua opera principale, la Divina Commedia, sarebbe stata finalmente decriptata in ogni suo aspetto, circa settecento anni dopo la sua morte.

Ci ripromettiamo di leggere il libro, anche per capire se si tratta di una novità davvero rilevante per gli studi dantistici, o se si rivelerà una bella trovata pubblicitaria fine a sè stessa. L’importante, comunque, sia, è che di Dante e della Divina Commedia, si continui a parlare, in un momento storico buio e culturalmente deserto, come quello attuale, caratterizzato dalla cancellazione immotivata ed insensata della cultura occidentale, in nome dell’inclusività globale, per onorare la quale, l’Homus Europeus deve abiurare sè stesso, per accogliere gli altri e sentirsi in colpa per eventuali peccati o crimini, commessi secoli fa, da singoli individui o da interi popoli, dei quali nessuno di noi, oggi può dirsi più espressione diretta, vista l’evoluzione sociale dell’umanità. Ben vengano quindi anche le teorie di Riccardo Starnotti, sui Diari di Dante, che, infatti divulghiamo su questa rubrica dedicata proprio al Divin Poeta.

Luca Monti