Cosimo I torna in sella due giorni dopo la sua nomina a Granduca di Toscana

30 Agosto 2023 pubblicato in Dantescamente


Sono finalmente terminati i lavori di restauro alla splendide sculture che adornano Piazza della Signoria e finalmente anche Cosimo I è potuto tornare a cavallo, dopo qualche anno, riacquistando la nobiltà perduta durante i lavori che lo avevano visto smontato dal suo destriero, in una posa poco consona al primo Granduca di Toscana. Ci fa molto piacere notare come tale riposizionamento a cavallo di Cosimo I sia avvenuto ieri, 29 agosto, due giorni dopo l’anniversario della sua nomina a Granduca di Toscana, avvenuta il 27 agosto 1569 con la Bolla Pontificia, emessa da Papa Pio V anche se per attendere l’incoronazione effettiva, occorse attendere il 5 marzo del 1570 a causa, si dice dell’opposizione a tale nomina, da parte dell’Imperatore Massimiliano II che ne contestava la validità, in quanto egli riteneva di essere l’unico a poter conferire titoli nobiliari. Oltretutto, il caso era complicato dal fatto che il titolo nobiliare di Granduca, non esisteva fino ad allora, tanto che nella Bolla Pontificia, era specificata persino la foggia della corona, relativa al titolo granducale, che venne dunque realizzata, dall’orafo di corte Hans Domes, in pochi mesi appositamente e su misura per Cosimo I proprio seguendo le direttive indicate dal Pontefice nella sua Bolla ed è stata riprodotta nel 2020 dall’orafo fiorentino Paolo Penko, alla cui opera si riferisce la foto di copertina ed a corredo dell’articolo. L’originale, che rappresenta tuttora uno dei massimi esempi di arte orafa esistenti al mondo e famosa per il suo scintillio, venne realizzata con diciassette raggi, con al centro il giglio di Firenze e con gigli più piccoli come terminali dei raggi posti al centro, era di tipo aperto, come si confaceva a un re ed ornata di perle, pietre preziose e pietre dure, ed il suo costo fu di 200Mila scudi, stimati in quasi 22 Milioni e mezzo di Euro attuali, una cifra enorme per chiunque in quel periodo, ma non certo per i Medici, la famiglia più ricca del mondo all’epoca e che con quella corona in testa, avrebbe acquisito un ruolo ancor più di rilievo nello scacchiere geopolitico rinascimentale aumentando quindi anche il prestigio e la gloria della nostra amata Fiorenza.

Luca Monti





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