E se Firenze tornasse al Fiorino?
30 Settembre 2023 pubblicato in Dantescamente
Ieri presso la sala Firenze Capitale, in Palazzo Vecchio, si è svolta un’interessante conferenza stampa presentata dal Consigliere Comunale Andrea Asciuti, che ha visto come relatore Cosimo Massaro, saggista monetarista ed esperto di politiche monetarie. Dopo aver fatto un excursus storico sul concetto di moneta come bene di scambio ripetibile e generatore di ricchezza diffusa, Massaro, si è soffermato sui problemi dell’economia reale, che soffre proprio per la mancanza di moneta circolante. Da queste sue riflessioni, l’argomento si è esteso progressivamente, fino ad arrivare a toccare il punto della conferenza stampa vale a dire un’iniziativa dello stesso Massaro, prontamente appoggiata politicamente da Asciuti, con una mozione in tal senso presentata in Consiglio Comunale. La proposta di Massaro, è quella di riportare Firenze sulla scena economico finanziaria europea, come fu ai tempi dei Medici attraverso la creazione, o per meglio dire, la reintroduzione del Fiorino, che di quei fasti, fu lo strumento principale. Si tratterebbe, nella pratica di introdurre in circolazione, una moneta complementare chiamata, appunto Fiorino e gestita dal Comune, tramite un apposito ufficio di conversione, che dovrebbe occuparsi del cambio paritario da Euro e Fiorino e viceversa, a chi lo desideri. Questa iniziativa monetaria, del tutto legittima e peraltro non nuova vista che in molte feste medievali ed in altri eventi viene già adottata, convertendo gli Euro in gettoni specifici, permetterebbe di fare circolare una maggiore massa monetaria all’interno dell’economia reale locale attraverso una rete di sottoscrittori, con aziende che si impegnano a ricevere il Fiorino come mezzo di pagamento, magari con una scontistica ad esso dedicata per abbattere un po’ la dilagante inflazione e Cittadini che si impegnano ad usarla. Dal punto di vista legale, nulla osta, sia secondo le norme nazionali che quelle europee, a questo tipo di operazione e ci auguriamo quindi che la mozione di Asciuti, basata sull’idea di Cosimo Massaro, venga accettata e la nostra Fiorenza, possa tornare ad avere il suo Fiorino, sia pur in chiave aggiornata e rivista. Un Fiorino 2.0 insomma.
Articolo e Ph. Luca Monti