TERNI NELLA DIVINA COMMEDIA: VENERDI 22 DICEMBRE APPUNTAMENTO DANTESCO ALLA BCT

8 Dicembre 2023 pubblicato in Dantescamente


 

 

Venerdì 22 Dicembre 2023 appuntamento “dantesco” a Terni.

Alle 16,30 presso la sala conferenze della BCT in Piazza della Repubblica Pierluigi Bonifazi, presidente dell’Associazione Umru, parlerà di come il Maestro Dante Alighieri descrisse nella sua Commedia la città “eretica” di Terni, la necropoli di Pentima, conosciuta oggi anche come “necropoli delle Acciaierie”, la Valnerina e la Cascata delle Marmore.

“Maestro, quai son quelle genti che, seppellite dentro da quell’arche, si fa sentir con sospir dolenti?

“Ed egli a me. qui son gli eresiarchi co lor seguaci d’ogni setta” (Inferno, Canto Nono, 42-43)

Nel massimo poema virgiliano, il principe troiano Enea, figlio della dea Venere, approda nella terra dei suoi avi, dove, per volontà divina, nascerà Roma. Città destinata a governare nel sangue, per almeno mille anni, il mondo conosciuto sotto l’insegna della “cultura del lupo”. Virgilio, nelle vicende che porteranno alla fondazione di Roma, descrive una valle nel centro geografico d’Italia, dimora di Acheronte e delle tre Furie sacre a Giunone; Furie che descriverà anche Dante Alighieri nella Divina Commedia quando, accompagnato da Virgilio, giunge nella crudele Città degli eretici, la città di Dite.

Oggi quella Valle, è considerata erroneamente la terra del lago di Ansanto in Irpinia.

Secondo storici antichi e moderni, invece, quella Valle corrisponde alla Valle del Nera e la “conca” degli eresiarchi potrebbe essere quindi assimilata alla Conca ternana.

Ma perché Terni è considerata la “città eretica”?

Nell’anno domini 1218, dopo quasi mezzo millennio, l’eretica città di Terni, elesse nuovamente un vescovo: il vescovo Rainiero. Così i guelfi s’impadronirono della città, innescando una violenta reazione da parte dei pagani ghibellini ternani. Una violenta disputa tra ghibellini, da una parte, e guelfi (clericali e nobili) dall’altra, pervase la città; una lotta cruenta che lasciò non poche vittime tra le due fazioni.

Terni è stata una delle città più resistenti alla cristianizzazione e alla romanizzazione e contro di essa si fece sentire il pugno duro della Chiesa di Roma: nel 1489 frate Andrea da Faenza emanò leggi estreme che prevedevano la pena di morte o lo squartamento per chi si fosse macchiato del delitto di adulterio o sodomia; la città ancora pervasa dal paganesimo e dal ricordo dell’antica tradizione del culto del Sole, era restia ad accettare la morale sessuale dettata dalla nuova fede. Uno scontro che si concluse con la sconfitta dei ghibellini-pagani del 1564.

Lo scontro tra le due fazioni, che qua non fu solo politico, ma anche culturale, fece sorgere a Terni una fitta rete di grandi gallerie sotterranee con tanto di “salotti” di raccordo che collegavano chiese, conventi e palazzi nobiliari per permettere un passaggio sicuro a nobili e clerici. Ancora oggi permane la damnatio memoriae della storia preromana e precristiana della città: basti pensare al mitreo tuttora murato sotto la Basilica di San Valentino.

Di tutto questo e molto altro parlerà Pierluigi Bonifazi alla BCT il 22 dicembre.

A seguire interverrà l’antropologo Andrea Agnetti: Italici, Roma arcaica e fase ellenistica.

 

Venerdì 22 dicembre 2023

Ore 16,30

Sala Conferenze BCT, Terni, Piazza della Repubblica

Ingresso Libero





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