A Palazzo Blu sta per arrivare la Belle Epoque
3 Ottobre 2025 pubblicato in Piazza Arte
Pisa, sta per ospitare, a partire dal 15 Ottobre e fino al 7 Aprile 2026 nella cornice di Palazzo Blu, una mostra intitolata: “Belle Epoque, Pittori italiani a Parigi nell’età dell’Impressionismo” che si propone di esplorare quel vasto mondo di pittori italiani, quali Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e Federico Zandomeneghi, che lavorarono a Parigi, a cavallo tra l’800 ed il ‘900, rappresentando coi loro capolavori lo spirito artistico che dalla Ville Lumière, si sparse in tutta Europa, dando origine alla cosiddetta arte moderna. La mostra, che propone in esposizione circa cento opere, provenienti da prestigiosi musei italiani ed internazionali quali: le Gallerie degli Uffizi, il Museo di Capodimonte, il Museo Boldini di Ferrara, Palazzo Te di Mantova, la Pinacoteca De Nittis di Barletta, il Louvre, il Musée d’Orsay, il Musée Malraux di Le Havre, il Detroit Institute of Arts, il Meadows Museum di Dallas ed il Philadelphia Museum of Art, oltre che da importanti collezioni private italiane e francesi. Il merito di questa mostra, è quello di voler raccontare l’epopea, appunto, degli artisti italiani, operanti a Parigi, in quel periodo, spesso relegati dalla critica, al ruolo di comprimari e non come protagonisti assoluti come invece furono nei fatti. Boldini, De Nittis e Zandomeneghi, infatti, non si limitarono a recarsi a Parigi, nel periodo a cavallo tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 dell’800 in cerca di fortuna come molti altri pittori che scelsero di accettare le condizioni dei mercanti d’arte e dei salotti importanti di quella che all’epoca era la capitale europea per eccellenza, dipingendo secondo il gusto dei committenti, ma con la fierezza di rappresentare un passato pittorico di grande rilevanza storica, quali quello toscano, napoletano e veneziano. I tre dettero, insomma, un’impronta originale all’Impressionismo, contaminandolo positivamente con la classicità delle forme tipicamente italiana. All’inizio ricevettero critiche in Italia, ma poi, già nel 1878 il teorico dei Macchiaioli, Diego Martelli, rivolse a De Nittis, questo elogio:
“….Non solo il migliore tra gli italiani all’estero, ma superiore come fine dell’arte”.
Insomma, si tratta di una mostra sicuramente importante da visitare, per cercare di comprendere davvero le origini dell’arte moderna, che troppo spesso, viene confusa con quella contemporanea, che è davvero altra cosa. Per tutte le informazioni su biglietti ed orari della mostra https://palazzoblu.it/mostra/belle-epoque/
Luca Monti