L’inusuale “pellegrinaggio” del Sindaco di Barberino Tavarnelle
21 Agosto 2025 pubblicato in Dantescamente
Nell’epoca della comunicazione digitale, ha del romantico, l’idea del Sindaco di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli, di svolgere un “pellegrinaggio” dal suo Comune, fino a Firenze e Fiesole, per chiedere ai rispettivi Vescovi di queste due Diocesi, il cambio del Santo Patrono, consegnando loro, personalmente due lettere. La richiesta del cambio del Santo Patrono, per quanto, non frequente, in questo caso, ha una motivazione storica. La richiesta, che Baroncelli, a nome dei suoi Cittadini, ha portato ai Vescovi di Firenze Monsignor Gherardo Gambelli e di Fiesole, Monsignor Stefano Manetti, riguarda, infatti, il passaggio dal patronato di San Pietro, a quello di San Gualberto, le cui spoglie mortali, riposano nella splendida Abbazia Vallombrosana di San Michele a Passignano, che si trova, all’interno proprio del Comune di Barberino Tavarnelle. Proprio alla tomba, di San Giovanni Gualberto, rimaneggiata nel corso dei secoli, si riferisce la foto di copertina e a corredo dell’articolo. L’abbazia, che risale all’anno mille, è, oggi famosa per un affresco di Domenico Bigordi, detto “il Ghirlandaio” raffigurante un’Ultima Cena, alla quale si riferisce la foto seguente, che, a detti di molti è forse, l’opera più bella di quell’artista, che, vale la pena ricordare, è stato il maestro di pittura, di un certo Michelangelo Buonarroti.

Ma tornando al viaggio a piedi del Sindaco, come detto, ha un sapore romantico, dipanandosi in circa cento chilometri di percorso, che sono stati fatti, in quattro giorni, consegnando stamattina le due missive quando sarebbe bastato inviare due email. Ma rappresenta, anche, il turismo di oggi e del futuro prossimo, visto che sempre più persone cercano di evitare le città d’arte e gli itinerari più battuti, per affrontare, a piedi od in mountain bike magari elettrica, percorsi che attraversano borghi ricchi di storia come, appunto Barberino Tavarnelle dove, oltre alla Badia di Passignano, si può trovare anche la Pieve di Sant’Appiano, dove si trova il sepolcro di Gherarduccio dei Gherardini, (nato a Firenze, in data sconosciuta e morto proprio a Barberino Val d’Elsa, il 10 Settembre del 1331) prima sepoltura cavalleresca in Toscana cui si riferisce la foto seguente, che era il capostipite, del ramo irlandese dei Fitzgerald, da cui proveniva il famoso JFK presidente degli Stati Uniti, assassinato a Dallas, il 22 Novembre del 1963.

E proprio nel 1963, la famiglia Cappelli, con Domenico, acquistò la fattoria adiacente la Pieve, che, oggi, i discendenti hanno trasformato in un’eccellenza vinicola ed artistica, grazie al “Sant’Appiano d’Autore” nato dall’idea di Stefano Cappelli di organizzare ogni anno in fattoria, un’esposizione di quadri, sculture ed altre creazioni di un famoso autore toscano, facendo diventare così la cantina, un punto d’incontro tra arte e vino, dove i visitatori possono trovare all’ingresso, una mostra permanente di botti sulle quali, i maestri hanno lasciato la propria impronta artistica. Inoltre ogni anno il quadro considerato maggiormente rappresentativo della mostra, viene riportato sull’etichetta del Monteloro, il prodotto enologico più pregiato dell’azienda. Solo a titolo esemplificativo, poichè, trattandosi di grandi artisti, un confronto sarebbe irrispettoso nei loro riguardi, riportiamo nella foto seguente, la locandina dell’esposizione di Antonio Possenti, svoltasi nel 2015.

Insomma, più che un pellegrinaggio, quello del Sindaco di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli, al quale si riferisce la foto seguente, ci è sembrato uno spot del proprio territorio, più che legittimo ed anzi, ben fatto e realizzato a costo 0 per la comunità da lui rappresentata e ci complimentiamo per lui, per la bella idea, che speriamo possa avere ricadute positive sul piano delle presenze turistiche nel suo Comune.

Luca Monti