Torna a risplendere la bellezza degli affreschi di Masolino nella chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani ad Empoli
26 Giugno 2025 pubblicato in Piazza Arte
Il nuovo Papa, Leone XIV che è di formazione agostiniana ed il solstizio d’estate, sembrano aver portato in dono ad Empoli, il ritorno di un capolavoro del primo rinascimento, creando una singolare coincidenza appunto con il termine del restauro dell’opera in questione. Stiamo parlando degli affreschi di Masolino da Panicale, nella chiesa agostiniana di Santo Stefano, che sono stati riportati a nuova vita e mostrati nuovamente al pubblico, Venerdì 20 Giugno, con una cerimonia pubblica. L’opera eseguita nel 1424 a buon fresco, come si diceva all’epoca, venne ritrovata nel 1943 sotto lo scialbo, come tutti gli altri affreschi quattrocenteschi della chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani, durante una scrupolosa campagna di saggi diretta negli anni ’40 da Ugo Procacci. Gli affreschi vennero restaurati dopo la guerra ed il bellissimo frammento del Sant’Ivo tra i Pupilli, al quale si riferisce la foto di copertina e a corredo dell’articolo, fu strappato nel 1958 ed esposto in molteplici mostre di carattere internazionale ed ora è tornato finalmente a far risplendere la propria bellezza, nel luogo dove venne realizzato, a compimento della mostra intitolata: “Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento” la più importante mai dedicata a questo artista, con opere provenienti non solo da Empoli, ma anche da chiese e musei prestigiosi quali: le Gallerie degli Uffizi, il Museo del Bargello e la chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze, il Museo di San Matteo a Pisa, la Pinacoteca Vaticana ed il Museo di Palazzo Venezia a Roma ed il Musée Ingres di Montauban in Francia, svoltasi lo scorso anno, proprio per celebrare il 600esimo anniversario della realizzazione degli affreschi nella chiesa agostiniana di Santo Stefano.
Luca Monti