Nel pomeriggio di ieri, sabato 14 settembre In Via Ponte alle Mosse, i Comitati di Cittadini, hanno organizzato un sit in per sensibilizzare le Istituzioni sul problema della sicurezza, che a Firenze, continua ad essere sentito. Tra i protagonisti principali Alberto Martini, di Aria Nuova per Firenze e Simone Gianfaldoni, coordinatore dei Comitati Cittadini, che ci hanno inviato il loro video della diretta Facebook dell’evento che potete vedere cliccando sul link qui sotto.

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Aldilà delle dichiarazioni di Gianfaldoni e Martini, tuttavia, qualcosa sul tema della sicurezza, pare essere cambiato nella percezione dei Cittadini, a seguito del caso dell’imprenditrice viareggina, che dopo essere stata rapinata della borsa, da un clandestino extracomunitario, lo ha inseguito con la propria auto, investendolo ed uccidendolo. Da una nostra mini inchiesta realizzata a Firenze, infatti, sono emerse reazioni diverse, a questo tragico evento tutte estremistiche. Da un lato vi è chi esalta la donna, dicendo semplicemente che ha fatto bene ad uccidere un ladro recidivo, dall’altra chi la condanna senza appello definendola un’assassina. Come sempre la polarizzazione estrema delle posizioni non aiuta a risolvere i problemi, anzi, contribuisce a peggiorarli. La realtà, infatti, è sempre più complicata della trama di un film ed occorre trovarsi in una situazione specifica per poter giudicare i comportamenti altrui. Insomma in un Paese cosiddetto civile non si può delegare la sicurezza ai Cittadini, col rischio che, o si facciano giustizia sommaria, o al contrario, si facciano ammazzare e devono essere le Istituzioni a farsi carico del problema, quelle stesse Istituzioni che a Firenze, ma diremmo in tutta Italia, nicchiano tollerando comportamenti illegali leggeri, che però non repressi, incoraggiano chi li compie ad andare oltre, commettendone di sempre più gravi. Dove non ci sono regole vi è l’anarchia e questo è quello che sta succedendo, purtroppo, anche a Firenze.

Luca Monti