Ormai, i disagi sulla FI/PI/LI non fanno quasi neanche più notizia, tanto sono frequenti e la giornata odierna, non ha fatto eccezione. Gli automobilisti, in transito su quell’importante arteria stradale, infatti hanno dovuto fare i conti non solo col maltempo, ma anche con l’ennesimo incidente, che ha coinvolto un tir, che si è ribaltato intorno alle 11 e 30 di stamattina, invadendo, come si vede nella foto di copertina e a corredo dell’articolo, entrambe le carreggiate, che sono state riaperte al traffico solo intorno alle 16. Il tratto interessato dall’incidente, è il solito, quello tra Montelupo Fiorentino e la Ginestra, che fino a Lastra a Signa, sembra decisamente maledetto. Senza scomodare i Lucumoni Etruschi, che avrebbero lanciato come dicono tra il serio e il faceto, alcuni autisti professionali, una maledizione su quel tratto di strada, è indubbio che esso andrebbe, secondo noi, buttato giù e ricostruito di sana pianta, anzichè insistere coi soliti rattoppi, che durano mesi e non risolvono la situazione, perchè evidentemente qualcosa non va, se quasi ogni giorno vi si verificano incidenti. Se sia la pendenza od altro a provocare questi incidenti seriali non lo sappiamo ed in fondo neanche ci importa, ma quello che conta è che venga davvero rifatto ex novo e non rabberciato, per garantire finalmente la sicurezza, a chi passa in quelle zone. Intanto ci aspettiamo adesso le solite polemiche politiche, tra chi vuole il pedaggio per i tir con la scusa di “migliorare” quel tratto di strada, come il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, chi lo vuole ma dopo le elezioni regionali del prossimo anno, per non perdere voti, come il resto del PD e chi non lo vuole, come il centro destra. Si tratta di discussioni che non ci appassionano e che non appaiono puntare ad alcuna soluzione del problema, ma solo ad una monetizzazione, l’ennesima, che rischia di andare a discapito, come al solito dei Cittadini, con inevitabili aumenti dei prezzi dei prodotti perchè, appare evidente, che se aumentano i costi dei trasportatori, che si riflettono sui produttori, questi vengono scaricati sui consumatori finali, innestando una corsa al carovita senza fine e peraltro senza nemmeno garanzie reali che i fondi raggranellati col pedaggio, vadano a migliorare davvero la sicurezza di quella superstrada, visto che, appunto la politica, continua a parlare di rabberci e non di vere e proprie soluzioni drastiche, ma evidentemente ormai necessarie.

Luca Monti