E’ tornata a casa Santa Caterina dè Ricci

1 Agosto 2024 pubblicato in Piazza Arte


E’ stato presentato ieri, 31 luglio, dal nuovo direttore degli Uffizi, Simone Verde, alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, un dipinto, al quale si riferisce la foto di copertina e a corredo dell’articolo, recentemente acquisito dalla collezione di quel museo e dedicato allo “Sposalizio mistico di Santa Caterina dè Ricci” da non confondere con la più famosa Santa Caterina da Siena, che ha vissuto due secoli prima. Caterina dè Ricci, al secolo Alessandra Lucrezia Romola, nacque a Firenze, il 23 aprile 1522 morì a Prato il 2 febbraio 1590 e venne proclamata Santa, da Papa Benedetto XIV il 29 giugno 1746. Possiamo dunque dire, che l’acquisizione fatta dal più grande museo fiorentino, rappresenta una sorta di ritorno a casa di questa Santa. All’età di quattordici anni Caterina, entrò nel monastero delle Domenicane di San Vincenzo, a Prato, del quale fu anche Priora e dove morì. Era tenuta in grande considerazione da tre Papi: Marcello II, Clemente VIII e l’ultimo Pontefice dei Medici, Leone XI, ma anche dalla futura santa Maria Maddalena dè Pazzi e da San Filippo Neri. Il motivo per il quale questi personaggi tenevano Caterina, in grande considerazione, va ricercato nel fatto che essa aveva delle visioni di Cristo, talmente forti da farle ricevere le Stigmate. Addirittura, ottenne il permesso di venerare in privato come Santo, il Savonarola, del quale conservò per tutta la vita, alcune reliquie, quali un dito, il cerchio di ferro che ne aveva sostenuto il corpo sul rogo ed un suo ritratto dipinto da fra Bartolomeo, che ora si trova al Museo di San Marco. Inoltre le prediche e gli scritti di Savonarola, erano le letture preferite di Caterina, che invitava tutti a meditare sui racconti della vita del frate domenicano, figura sulla quale tuttora vi sono visioni diverse fra gli studiosi, che certamente dovrebbe essere approfondita. Tornando al dipinto presentato ieri agli Uffizi, si tratta di un’opera del pittore francese Pierre Subleyras (Saint-Gilles, 25 novembre 1699 – Roma, 28 maggio 1749) che gli venne ordinata da Papa Benedetto XIV, proprio per celebrare la santificazione di Caterina, da lui voluta ed ha quindi un valore storico e simbolico importante in rapporto alla storia della Santa fiorentina. Per quanto riguarda il prezzo di acquisto dell’opera, il direttore degli Uffizi Simone Verde, ha dichiarato che è stata pagata, a febbraio, alla fiera d’arte Tefaf, di Maastricht, in Olanda, 760Mila Euro, grazie al vincolo esistente su di essa, altrimenti, il prezzo, sarebbe stato fra i 5 ed i 6 Milioni di Euro. Adesso, dopo il restauro, che comunque dovrebbe essere breve, dato le buone condizioni generali dell’opera e sarà effettuato dai tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure, con un cantiere a vista, l’opera di Subleyras, sarà esposta nella sezione degli Uffizi, dedicata alla pittura del XVIII Secolo, che Verde, ha dichiarato voler incrementare, per rendere il percorso museale, ancora più ricco.

Luca Monti





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