Lo scorso fine settimana, si è svolta Lucca Art Fair. Siamo andati a visitarla e tra le molte opere in mostra nei vari stands, ci hanno colpito le opere di fotografia di Giuliano Niccoli, esposte nello spazio della fiorentina AD Gallery, con sede in Via della Pergola. La galleria è specializzata in fotografia, arte, che, a nostro avviso, troppo spesso risulta sottovalutata rispetto alle altre. Probabilmente i motivi di questa sottovalutazione della fotografia da parte del pubblico, vanno ricercati, da un lato, nel pregiudizio verso i cosiddetti multipli secondo il quale solo le opere “uniche” sarebbero degne di nota e dunque la fotografia che per sua natura è duplicabile tante volte diventerebbe un’arte di serie B, rispetto, per esempio ad un dipinto. Questo pregiudizio, è lo stesso che di fatto, impedisce in Italia, lo sviluppo del mercato della grafica e delle incisioni. Ma nel caso della fotografia, vi è un altro aspetto da non sottovalutare, quello psicologico, che ha fatto sì, che con lo sviluppo della tecnologia e l’avvento di telefoni cellulari dotati di telecamere, tutti o quasi, oggi, si sentano fotografi e dunque le opere dei professionisti non hanno mercato, in quanto ognuno si considera artista. Detto questo, torniamo alle opere di Giuliano Niccoli. Il titolo dell’esposizione: “Alla ricerca dell’Epifania della Forma, fra Autopoiesi ed Agenticità” è già di per sè intrigante e ricco di spunti, che ci riportano alla classicità con i termini greci del titolo, ma anche alla sfera della psicologia, attività alla quale si dedica professionalmente Giuliano Niccoli. Nella psicologia, infatti, il termine di autopoiesi della forma, è stato utilizzato per spiegare lo sviluppo della personalità individuale, che è un sistema proprio di tipo autopoietico, che si sviluppa attraverso un processo di auto – organizzazione e non è determinata solo dall’ambiente, ma è anche il risultato di un processo interno di auto – creazione. Le opere di Giuliano Niccoli, presenti a Luca Art Fair, sono divise in due serie distinte, la prima, composta da foto di 100 x 150 cm stampate su carta cotone fine art Hahnemuhle Photo Fibre Matt da 200 gr su supporto rigido Dibond 3 mm, stampa che garantisce i più elevati livelli di qualità, ad una delle quali si riferisce l’immagine seguente, intitolata Acli, antica divinità greca, che si riferisce alla tenebra, alla nebbia, al caos, alla tristezza, al lamento, al bisogno di accudimento ed all’affidamento.

La seconda. invece, è composta da foto di 60 x 100 cm a stampa diretta ad inchiostro termico su pannello in legno multistrato spatolato a resina acrilica, ad una delle quali si riferisce l’immagine seguente.

Come si vede, entrambe le serie, con accenti diversi, investigano sulla trasformazione della forma, che da classica, come nella prima sembra sfumare progressivamente come nella seconda, realizzando quindi l’Autopoiesi della Forma.

Luca Monti

Ph. Giuliano Niccoli /Ad Gallery