Il primo Febbraio del 1787 nasceva a Firenze l’architetto Alessandro Manetti l’inventore della cartellonistica sulle strade statali

1 Febbraio 2025 pubblicato in Pillole d'Arte


Il Primo Febbraio del 1787 nasceva a Firenze l’architetto Alessandro Manetti. Figlio d’arte, seguì le orme del padre Giuseppe, studiando architettura, prima a Firenze, presso l’Accademia di Belle Arti e poi a Pisa. Nel 1809, grazie ad una raccomandazione, venne ammesso, unico straniero alla Scuola Imperiale di Applicazione dei Ponti e Strade a Parigi, dove ebbe la fortuna di avere come insegnanti dei mostri sacri dell’architettura transalpina e di essere inviato in missione in Provenza, nei Paesi Bassi ed in Renania, dove fece molta esperienza. Essendo stato espulso come straniero dai ruoli pubblici in Francia, nel 1814 rientrò a Firenze, dove fece di nuovo gavetta soprattutto nel campo delle bonifiche, in Valdichiana, Maremma ed a Fucecchio, per poi diventare direttore del Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade, di fatto, il principale responsabile degli interventi tecnici nell’ambito delle opere pubbliche, del Granducato di Toscana. Alessandro Manetti, da Patriota Granducatista Toscano, si dimise dagli incarichi pubblici, dopo l’unità d’Italia e morì a Firenze il 10 dicembre 1865, nella sua casa in via de’ Servi 26 dove qualche anno dopo, il Comune di Firenze, fece affiggere una targa commemorativa. Purtroppo, molte sue opere, in particolare gli avveniristici ponti sospesi, sono andate perdute, o sono state sostituite da nuove strutture più moderne. Ciò che le caratterizzava secondo quanto appreso a Parigi, era la semplicità realizzativa unita all’estrema praticità, nell’uso quotidiano. L’opera che vi propongo, in questa Pillola d’Arte, è una delle tante colonnine in pietra, con in cima un globo chiodato in ghisa, che vennero poste agli incroci ed ai punti terminali, delle principali strade del Granducato di Toscana, con tanto di indicazioni e distanze da quei punti, alle principali città, delle quali ne sopravvivono oggi diciannove, che per l’epoca rappresentavano un’assoluta novità, a livello europeo, dando l’opportunità, a chiunque di orientarsi e di programmare il percorso secondo le proprie necessità. La colonnina riportata, si trova, a Capalle, lungo la strada cosiddetta militare, che porta a Barberino del Mugello.

Luca Monti





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