Nel cuore di Roma, presso il Salone delle Fontane, gioiello dell’architettura razionalista italiana, si è tenuta oggi una straordinaria presentazione dell’opera “Vortice” del rinomato maestro conosciuto con lo pseudonimo di Hypnos. Valutata circa 2 Milioni di Euro da esperti del settore, l’opera, alla quale si riferisce la foto di copertina ed a corredo dell’articolo, ha catalizzato l’attenzione di un pubblico numeroso, con oltre mille persone presenti. Alle ore 13:00, il celebre critico d’arte Roberto Litta, ha arricchito l’evento con una disquisizione filosofica basata sulla visione apotropaica dell’opera, per delinearne le potenzialità immersive. Litta, ha descritto “Vortice” come una sorta di portale verso una dimensione alternativa ed un viaggio nell’intimo divino dell’essere, definendo l’opera come un rifugio dall’incessante frenesia della vita moderna. Quest’opera di Hypnos, conosciuto soprattutto per la sua firma genetica unica e l’uso di minerali con proprietà armonizzanti, rappresenta un ulteriore punto di svolta nella sua presenza, ormai stabile nel gotha dell’ arte contemporanea, italiana e non solo, trasportando gli spettatori in un’esperienza onirica e visionaria, che trascende il tempo e lo spazio amplificata dalla splendida architettura del Salone delle Fontane, al quale si riferisce la foto seguente, che con la sua storia ed il suo fascino senza tempo, è stato la cornice perfetta per questa manifestazione artistica di portata internazionale, che ha consolidato ulteriormente la posizione del nostro Paese in generale e di Roma in particolare, come centro mondiale della cultura e dell’arte.

Il video seguente, mostra l’istrionico artista romano intento a rendere ancora più profonda l’esperienza provocata da questa sua opera, attraverso l’uso di tecniche ipnotiche, con una performance, che lo conferma non solo come grandissimo artista, ma anche come esperto di marketing ed abile manager di sé stesso capace di sviluppare attenzione ed accendere il desiderio verso le proprie opere, da parte dei collezionisti, spesso stranieri, che ormai se le contendono a cifre importanti.

Ci auguriamo che Hypnos, possa adesso pensare di esporre anche a Firenze, le sue opere, per dare nuova linfa artistica vitale, alla nostra città, che è certamente bellissima, ma oggi troppo schiacciata dal peso del suo passato glorioso, tanto da essere quasi incapace di progettare un nuovo rinascimento.

Luca Monti