L’11 marzo del 1905 nasceva a Pescia la scultrice Bice Bisordi
11 Marzo 2025 pubblicato in Pillole d'Arte

L’11 Marzo del 1905 nasceva a Pescia la scultrice Bice Bisordi. Si formò artisticamente presso la bottega di marmi del padre lavorando la creta. Le sue prime opere le realizzò a soli ventun’anni. Si tratta delle due sculture delle Aquile ad ali spiegate, dei bassorilievi dei Leoni alati e della Vittoria stilizzata, che decorano la facciata dell’Ex Casa del Littorio in Piazza XX settembre, oggi sede dell’Archivio di Stato della città di Pescia. Nel 1923 dopo la morte del padre, si trasferì a Montecatini, dalla sorella maggiore Teresa, dove entrò in contatto, con la milanese Carla Balduzzi, che ospitò l’artista a Milano, organizzandole anche delle esposizioni personali. Soprattutto però questa conoscenza le fu di stimolo per iscriversi nel 1928 all’Accademia di Belle Arti di Firenze, per ricevere una vera e propria formazione artistica. Si diplomò in scultura nel 1935 e da quel momento la sua carriera esplose facendola apprezzare come ritrattista. Il primo ritratto che eseguì, fu quello dell’industriale dolciario Angelo Motta, ma realizzò anche quelli di J.F.Kennedy, Eduardo De Filippo e dei due papi Giovanni XXIII e Paolo VI che si trovano in vaticano e per i quali venne premiata con la medaglia d’argento del Pontificato. Ad ottantacinque anni, scrisse la propria autobiografia, intitolata “La mia carriera di scultrice, brevi memorie”. Bice Bisordi, morì a Pescia, il 5 maggio del 1998. L’opera che vi propongo in questa Pillola d’Arte, è: un “Combattimento fra galli” gruppo in terracotta di 24 cm di altezza con una base in marmo blu turchino di 3 cm di altezza. L’opera è passata all’asta da Art Curial, a Parigi, il 15 Dicembre 2021 quindi è di proprietà privata e non visibile. L’opera è firmata Bisordi sulla base e la datazione non è riportata, ma si può sostenere che sia posteriore al diploma dell’artista, dunque sarebbe stata realizzata dopo il 1935 ma potrebbe risalire anche agli anni ’50. La parte della composizione scultorea, che ci dà una possibile datazione, per quanto approssimativa, dell’opera, è quella immediatamente soprastante la base. In quello spazio, infatti, si vede chiaramente la formazione accademica della Bisordi, con una serie di raffinati rimandi classici, che, fatte le dovute proporzioni, ci ricordano la “Battaglia dei Centauri” di Michelangelo. Probabilmente l’artista, inserendo quei richiami michelangioleschi, ha voluto nobilitare il soggetto principale del “Combattimento fra galli” per venire incontro alle esigenze del committente, del quale non conosciamo l’identità, ma possiamo immaginare fosse un colto collezionista d’arte.
Luca Monti