le cryptovalute reggono e la Ferrari ha deciso di accettarle in pagamento dal 2024 anche in Europa
22 Ottobre 2023 pubblicato in Economia

Chi dava per spacciato il Bitcoin e le cryptovalute in generale, a causa delle guerre in corso dovrà prendere atto che invece, quel comparto economico, è solido e stabile, come dimostra il valore al cambio del Bitcoin, che ha chiuso venerdì scorso la settimana borsistica a 29516.35 Dollari, quindi non troppo lontano dai 3oMila di qualche tempo fa. Ma per noi Italiani, sono altri i fattori che contano e che dovrebbero contribuire a dare fiducia alle cryptovalute, che invece, nel nostro Paese, scontano ancora una sorta di provincialismo economico legato al Dollaro, che spinge a non considerarle sicure. Intanto lo sviluppo piuttosto a sorpresa e particolarmente in Toscana, di una rete capillare di bancomat, uffici cambio ed attività commerciali, nelle quali è possibile ritirare Euro dai propri portafogli elettronici di cryptovalute, o semplicemente pagare gli acquisti in Bitcoin e simili, che fa invidia anche agli Stati Uniti. Chi crede ancora che si tratti di una bolla, non ha capito che il mondo economico e finanziario, si sta svincolando sempre più dal dominio del Dollaro e in attesa di una nuova valuta fiat di riferimento, si sta rivolgendo alle cryptovalute. Inoltre, è notizia di venerdì scorso, anche un marchio di eccellenza Italiana, il Cavallino Rampante della Ferrari, ha deciso di accettare le cryptovalute, in pagamento delle proprie vetture, a partire dal 2024. In realtà si tratta solo di un aggiornamento della politica dei pagamenti della Ferrari, in quanto nei Paesi extraeuropei, questo metodo di pagamento era già accettato ampiamente dalla casa di Maranello, che ha deciso dunque di applicarlo anche in Europa, il continente che più di altri, soffre, oggi, di una finanza ammuffita e stantia, che lo sta soffocando, con regole, cavilli e stupidaggini burocratiche varie, a discapito dei Cittadini e dell’economia reale, che vola, o comunque resiste, in tutto il resto del mondo tranne che appunto all’Inteno dell’unione Europea. Insomma, gli elementi, per definire in salute il circuito delle cryptovalute, a dispetto degli scettici, ci sono tutti.
Luca Monti