Non si ferma la svendita del patrimonio immobiliare storico toscano
31 Luglio 2024 pubblicato in Toscana
Firenze, ormai, ha quasi tutti i palazzi nobiliari di pregio in mani straniere, ma il fenomeno dell’internazionalizzazione del patrimonio immobiliare storico, non sembra fermarsi anche nel resto della Toscana. La Lionard Luxury Real Estate, società immobiliare specializzata proprio in immobili del genere, ha posto nel suo catalogo di vendita anche il Forte San Giorgio, sull’isola di Capraia, cui si riferisce la foto di copertina e a corredo dell’articolo . Naturalmente come da “tradizione” in questo tipo di vendite, il prezzo non è comunicato e si parla di trattativa riservata, che non è difficile immaginare possa essere chiusa a cifre con 6 o 7 zeri finali, anche considerando che la struttura, composta da cinque edifici indipendenti, ha una superficie interna di 1.560 mq, che ospita un resort di lusso, con sei tra appartamenti e suites, arredati con rara eleganza, per un totale di undici camere da letto con bagno privato per gli ospiti e cinque per il personale, oltre a più di tre ettari di terreno circostante, con una meravigliosa vista sul mare, cui si accede tramite un sentiero, sempre di proprietà. Dal punto di vista storico Forte San Giorgio, rappresenta una sorte di tarda enclave genovese, nel tratto toscano del Tirreno, essendo stati proprio i genovesi ad erigere questa fortezza, realizzata per poter ospitare l’intera popolazione isolana in caso di incursioni piratesche, a partire dal 1540, dopo la distruzione del precedente insediamento fortificato del XII secolo, da parte del temibile corsaro ottomano Turgut Reis, detto “Dragut” (Bodrum, 1485 – Gozo, 23 giugno 1565). Per questo la struttura architettonica, è in pietra ligure e non vulcanica come quella tipica dell’isola. Sappiamo benissimo che il mercato, non si può fermare, ma forse sarebbe il momento di cominciare a studiare una forma di tutela di queste proprietà, che, andando in mani estere finiscono per depauperare anche economicamente la nostra regione, perchè spesso vengono acquisite da società con sedi in luoghi esotici, se non in veri e propri paradisi fiscali, verso cui vengono dirottati i profitti realizzati sul nostro territorio. Insomma invece di continuare a combattere i piccoli bed and breakfast, andando così peraltro ad aiutare ancora una volta le multinazionali dei cosiddetti studentati di lusso, forse sarebbe il caso che le Istituzioni (Regione Toscana e Comuni) iniziassero a “pensare il futuro” con norme ad hoc per impedire per quanto possibile il passaggio in mani estere, della nostra plurisecolare eredità storica, rappresentata, anche dagli immobili di lusso, come Forte San Giorgio.
Luca Monti