Potrebbe aumentare ancora la tassa di soggiorno
7 Agosto 2024 pubblicato in Attualità
Il Governo, ha dato via libera a possibili nuovi aumenti della tassa di soggiorno, imposta ai turisti dai vari Comuni. La decisione, ci appare poco coraggiosa e per nulla innovativa, anzi la troviamo decisamente fuori luogo, in una stagione turistica, come quella attuale, lontana dal far registrare il tutto esaurito, ma come sempre, il turismo, vero motore dell’economia italiana, sempre più in declino e sempre meno industrializzata, viene usato per fare cassa, a tutti i livelli istituzionali, senza pensare al futuro. Una tassa di soggiorno sempre più cara ovunque, finisce, infatti, per disincentivare a venire nel nostro Paese, i turisti stranieri che sono determinanti, in quanto portano valuta fresca per l’economia, a differenza di quelli italiani che non portano soldi nuovi, ma li fanno solo girare, anche se pure questo è un fattore importante. A questa nostra considerazione, si potrebbe obiettare con la solita frase della coperta corta cui siamo ormai abituati da tempo, che introduce il discorso, allora volete aumentare le tasse ai residenti?Non è questo il modo di approcciare il tema. In realtà, infatti, esistono molti sistemi per ottenere il medesimo risultato economico, in campo turistico, senza imporre una tassa. Il termine tassa, infatti, suona male in tutto il mondo, non solo in Italia. Sarebbe molto meglio ad esempio, concordare con le agenzie straniere, che già sanno dove e per quante notti, i turisti alloggeranno nel nostro Paese, una cifra uguale fissa per tutti i Comuni e non troppo esosa, tipo massimo 5 Euro a testa, a notte, da mettere in conto ai clienti. In questo modo i soldi arriverebbero direttamente dalle agenzie ed i turisti non si sentirebbero inseguiti dall’albergatore gabelliere, che chiede loro il classico Fiorino, che anche se a noi Fiorentini piace rende tuttavia, l’idea di un Paese medievale ed arretrato. Per quanto riguarda, invece, i turisti che vengono in Italia, senza agenzie di viaggio, la cosa si potrebbe far passare come un’offerta, in questo caso i cinque Euro, sarebbero la cifra minima richiesta, per migliorare i servizi resi ai turisti dalle città e dai paesi dove essi alloggiano. Tra una tassa, che rappresenta un obbligo ed un’offerta che presuppone una donazione volontaria, siamo sicuri che i turisti preferirebbero la seconda e magari coloro che hanno maggiori capacità economiche, potrebbero lasciare anche molti più soldi, di quelli previsti dai vari Comuni, per la Tassa di Soggiorno. Insomma, cerchiamo di essere innovativi, anche e soprattutto nel settore turistico che come l’esperienza di chi scrive, insegna, è il più dinamico in assoluto.
Luca Monti