Sta per arrivare l’era degli pneumatici senz’aria?
3 Luglio 2024 pubblicato in Attualità

A chi non è mai capitato magari poco prima di un appuntamento importante di bucare una gomma, con tutte le conseguenze del caso, in termini di perdita di tempo e mani sporche? Adesso grazie alla tecnologia, anche questo ultimo aspetto romantico se vogliamo dell’automobilismo, potrebbe essere spazzato via. Sta per arrivare, infatti, sul mercato, probabilmente, entro la fine di quest’anno, un prodotto che si ripromette di rivoluzionare il mondo dell’auto. Stiamo parlando dello penumatico Michelin Uptis acronimo inglese di Unique Punctureproof Tyre System, vale a dire pneumatici anti foratura. Il nome potrebbe anche apparire pretenzioso, ma pare che, invece, stavolta l’addio alle forature sia davvero vicino. Finora, infatti, le ricerche più avanzate per quanto riguarda gli pneumatici, si erano fermate alle gomme senza camera d’aria, che già hanno rappresentato un passo avanti, ma non una vera e propria rivoluzione come, appunto, sembrano in grado di rappresentare gli Uptis della Michelin, che, non a caso, sono protetti da ben cinquanta brevetti industriali, già dal 2019, quando la casa francese presentò l’idea. Ma cosa hanno di speciale questi pneumatici? Semplicemente il fatto di essere senz’aria e dunque non necessitano neppure di essere gonfiati o messi a pressione. Il funzionamento è semplice, si tratta di una struttura, stampata in 3D e formata da sottili raggi in gomma e resina, mescolate insieme e rinforzata con fibra di vetro, in grado di sostituire la pressione dell’aria fra battistrada e cerchio in alluminio. In pratica lo pneumatico è in grado di assorbire tutti i colpi provocati dalle asperità del manto stradale, ma anche di eventuali urti accidentali sul marciapiedi, senza subire cali di pressione, proprio per la mancanza d’aria, al suo interno. Il tutto si traduce in una maggior durata dello pneumatico, ma forse, soprattutto, in un miglioramento notevole del comfort di guida, accompagnato ad un minore stress delle sospensioni. Inoltre anche le forse di polizia europee, hanno messo gli occhi su questa innovazione, per dotarne le proprie pattuglie, in quanto, pare che gli Uptis, possano resistere anche ai colpi d’arma da fuoco semplicemente assorbendoli, stando a quanto trapela riguardo a tests specifici effettuati recentemente. Il problema, in questo caso, è che neanche gli agenti, se la macchina che inseguono è dotata anch’essa di tali pneumatici, possono riuscire a fermarla, sparando alle gomme, ma questa è una storia ancora tutta da scrivere e dipenderà molto dal prezzo di vendita degli Uptis, ancora non divulgato ma che non si preannuncia comunque economico, visti i vantaggi che essi offrono. Inoltre gli amanti del tuning, non potranno, almeno per il momento, sostituire il cerchio in lega di alluminio originale, unico supporto per questo tipo di pneumatico, per il quale Michelin, garantisce il corretto funzionamento della gomma. Ed a proposito di cerchi, almeno per quest’anno la scelta sarà limitata a due versione, quella da 17 pollici e quella da 20 pollici, come si vede nella foto di copertina e a corredo dell’articolo, tratta dai canali ufficiali della Michelin, che precisa inoltre come non sia prevista, almeno a breve, l’uscita totale dal mercato, degli pneumatici tradizionali, anche se l’obiettivo della casa francese, sin dalla presentazione del progetto Uptis sarebbe quello di eliminare i duecento milioni annui di gomme sostituite prematuramente per forature, a livello globale, secondo le stime del loro centro studi e ricerche.
Luca Monti
Ph. Archivio Michelin