Tu quoque, Brute, fili mi!

3 Giugno 2025 pubblicato in Rita Cuore Viola


Questo deve essere ciò che ha pensato Rocco Commisso, quando, dopo aver indetto la conferenza stampa di chiusura della stagione di Campionato 2024 /2025 della Fiorentina, alla quale erano presenti oltre ai vari dirigenti della stessa, i più rappresentativi giornalisti sportivi del settore, dopo solo un giorno si è sentito pugnalare dal suo caro figlio Palladino, così, lo ha definito, che ha dato le dimissioni da Allenatore della Viola, senza alcun preavviso, facendogli fare una figuraccia planetaria. Quella di Palladino è stata una totale mancanza di rispetto nei confronti di chi lo ha sempre sostenuto, anche a dispetto dei Santi, tradendo la fiducia, la buona fede e l’affetto di Rocco, che dopo la gioia per aver raggiunto la Conference League, per la quarta volta, avendo battuto l’Udinese e superato la Lazio, nell’ultima partita di Serie A, improvvisamente, con tanto stupore e amarezza, si è sentito mancare la terra sotto i piedi. Noi non conosciamo le cosiddette ragioni che hanno spinto l’ex Mister, a questo passo e perciò non possiamo esprimere un’opinione in merito, ma sono da esecrare il modo e la tempistica, che sembrano essere stati accuratamente scelti per far crollare il già debole castello di carte della società, che aveva anche espresso parole divisive nei confronti della Curva Fiesole, creando malumore fra i tifosi, gettandola completamente nel caos. Probabilmente il rapporto con Daniele Pradè, era insanabile, come è filtrato dalle varie interviste. Perciò, come ha fatto Sansone, contro i filistei, il Mister, ha buttato giù le colonne del Tempio, trascinando tutto con sé. Ma Pradè, non sembra che voglia lasciare. È riuscito, intanto, a confermare De Gea, per tre anni e se la società, ragiona, puo’ ancora giocare bene le sue carte e capovolgere la situazione a proprio favore, scegliendo un allenatore che ricompatti tutto il mondo Viola, un tecnico di valore e di esperienza che, come ha fatto Ranieri, a Roma, dia un gioco alla squadra ed allontani così tutti i malumori. E già abbiamo perso il treno di Maurizio Sarri, non gradito, non si sa perché, dalla Dirigenza. Girano nomi come Baroni, De Rossi, Farioli, Gilardino e Pioli, ma adesso siamo stanchi di fare da Balie a giovani allenatori allo sbaraglio, per ricominciare ogni anno senza raggiungere niente. Perche’ per far felice Firenze ed i suoi tifosi basta poco: avere degli obiettivi e vincere finalmente qualcosa. Signor Presidente, ci pensi bene. Il prossimo anno sarà quello del Centenario della Fiorentina. Possiamo fare una grande stagione oppure… La palla passa a lei.

Rita 💜 Viola





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