Verona – Fiorentina il Più in Palla Folorunsho il Meno in Palla Beltran
24 Febbraio 2025 pubblicato in La Pagella Viola di Jacopo Massini

De Gea 6
Deve distendersi sul tentativo di Sarr, a metà del primo tempo, poi non ha altri problemi per tutti i primi 45 minuti. Tutto facile in avvio di ripresa come sul colpo di testa di Niassa, mentre sul successivo tentativo aereo di Sarr, osserva il pallone finire fuori di poco. Bene in uscita su uno degli ultimi assalti Veronesi, poi si arrende nell’occasione del gol.
Dodò 5
Pochi problemi nel corso della prima parte del match, perché il Verona, spinge poco ma lui produce poca se non pochissima profondità. Discorso inverso nella ripresa quando dalla sua parte i Gialloblù, creano i maggiori pericoli.
Comuzzo 5.5
Poca sofferenza nella prima frazione di gioco ed un tentativo al volo (complicato) che finisce largo. Apre il secondo tempo con una chiusura su un cross da destra, stilisticamente non bella ma efficace, poi si ripete in scivolata dopo il tentativo di Tchatchoua, ma sul gol del Verona, si fa saltare secco.
Ranieri 6
Zero affanni fino a quando il Verona, non alza il proprio baricentro, poi però, è provvidenziale nel respingere il tocco ravvicinato di Sarr, prima di chiedere un cambio obbligato per fatica. (Dal 72’ Pablo Marì 5 Cerca di non farsi sorprendere dal forcing offensivo Veronese, ma nel finale si fa travolgere.)
Parisi 5.5
Dopo 5 minuti, si fa notare per una doppia chiusura dalla sua parte, più tardi anche per un’iniziativa offensiva ma sono tentativi sporadici.
Mandragora 5
Più movimento che inventiva con la conseguenza che tutta la manovra della squadra diventa prevedibile. La punizione calciata male al quarto d’ora della ripresa, è l’emblema di una domenica negativa. (Dal 66’ Fagioli 5.5 Si piazza al centro del campo ma quando la partita è fortemente pregiudicata e manca in precisione). Cataldi 5
Su punizione dal limite non riesce a centrare lo specchio della porta, per il resto è evanescente anche nel secondo tempo.
Zaniolo 5.5
Come domenica scorsa conclude fuori dopo pochi secondi. Si accende nella parte finale del primo tempo con un assist non sfruttato da Kean e poi con una mancata deviazione sottomisura anche se viziata da posizione di fuorigioco. Tende spesso a cercare l’iniziativa personale ma quasi mai senza successo. (Dall’82’ Caprini SV. Sfortunato il rimpallo che dà il via al gol del Verona)
Beltran 4.5 Il Meno in Palla
Avvia la prima azione degna di nota recuperando un buon pallone davanti all’area di rigore del Verona. In tutto il resto della partita è un fantasma, incluso il finale di gara giocato da prima punta. Invisibile.
Folorunsho 6+ Il Più in Palla

Cross dalla sinistra per la prima occasione del match firmata Kean e bis concesso una mezz’ora dopo per il colpo di testa di Zaniolo. Si fa ammonire in apertura di secondo tempo per un fallo su Sarr, poi s’infortuna e deve uscire. Decisamente il meno peggio. (Dal 72’ Ndour 5.5 Cerca di palleggiare ma è fin troppo isolato.
Kean 5.5 Di testa chiama Montipò, alla prima parata della sfida dopo appena tre minuti. Servito dalla destra da Zaniolo, non impatta adeguatamente il pallone a 10’ dall’intervallo. Rimedia una ginocchiata sullo zigomo dopo dieci minuti nel secondo tempo che lo obbliga a rientrare completamente fasciato ma di lì a poco è costretto a lasciare il campo in barella. Poca cattiveria sotto porta, tanto coraggio. (Dal 66’ Richardson 5.5 Pochi minuti bastano per farlo finire tra gli ammoniti per un fallo su Suslov, per il resto non trova varchi da trequartista. Palladino 4
Risparmia Fagioli, confermando il duo Mandragora e Cataldi, visto contro il Como, dietro a Kean, c’è Beltran, mentre Zaniolo e Folorunsho, giocano più larghi e in difesa resta fuori Pongracic, a favore del rientrante Comuzzo. La squadra Viola, mantiene l’iniziativa, ma senza una manovra convincente ed all’intervallo lo 0-0 è lo specchio di una Fiorentina, che non va oltre il lancio lungo per Kean. Dopo l’intervallo si prosegue con lo stesso spartito. Al ventesimo entrano Richardson e Fagioli, per Mandragora e l’infortunato Kean, poi escono Ranieri e Folorunsho, lasciando spazio a Pablo Marì e Ndour, infine tocca anche a Caprini, che diventa sfortunato protagonista del gol del Verona. La sconfitta arriva nel recupero ma è ampiamente meritata e le sue responsabilità sono sempre più evidenti.
Jacopo Massini
