Dante Alighieri, Puccio Capanna e la Famiglia Bandinelli: Un Legame tra Arte e Nobiltà Senese

31 Dicembre 2024 pubblicato in Dantescamente


Puccio Capanna, un pittore italiano della scuola fiorentina, è noto per aver realizzato un ritratto giovanile di Dante Alighieri, al quale si riferisce la foto di copertina ed a corredo dell’articolo. Questo ritratto scoperto abbastanza recentemente, mostra un Dante, con tratti più dolci e riflessivi rispetto alle rappresentazioni tradizionali. Il ritratto di Puccio Capanna, è stato attribuito a quest’ultimo dall’esperto d’arte Ernesto Paleani, che ha studiato l’opera ed ha confermato che si tratta di un affresco del XIV secolo successivamente trasferito su tavola. Questo ritratto, offre una visione diversa del Sommo Poeta, con un viso sfilato e grandi occhi riflessivi, in contrasto con le immagini più severe e marcate, che conosciamo. Ma aldilà del suo vero aspetto fisico Dante, anche se questo può dispiacere a molti fiorentini, vista la rivalità, che caratterizza le due città, anche se più da parte senese contro Fiorenza, che viceversa, ha avuto legami significativi con Siena, come menzionato nella Divina Commedia ed attraverso i suoi rapporti personali con i senesi. Il ritratto di Puccio Capanna, che appare comunque influenzato dalla scuola pittorica senese, aggiunge un ulteriore livello di connessione tra Dante e Siena, mostrando un lato più umano e giovanile del poeta. Inoltre Puccio Capanna, ha avuto a che fare con un’importante famiglia senese, quella dei Bandinelli, che ha avuto nei secoli anche un Papa, precisamente Alessandro III (Siena intorno al 1100 – Civita Castellana (VT) 30 agosto 1181) al secolo, appunto Rolando Bandinelli. Abbiamo voluto approfondire questo aspetto interessante della biografia dantesca, andando ad intervistare brevemente il Conte Alessandro Bandinelli, tra i rappresentanti oggi viventi di quell’antica famiglia, per sentire dalle sue parole, se quel legame tra Puccio Capanna, Dante e la sua famiglia, è ancora sentito, o se viene considerato più una leggenda che realtà. Ecco cosa ci ha detto:

Signor Conte Alessandro Bandinelli, ci parli della sua famiglia di illustre origine.

“La famiglia Bandinelli, conosciuta anche come Bandinelli Paparoni, ha radici profonde nella storia di Siena. Il capostipite, il conte Bandinello, fu console e governatore della città nel 1040. Un membro illustre della famiglia, Rolando Bandinelli, divenne Papa Alessandro III nel 1159. Questa famiglia nobile ha avuto un ruolo significativo nella politica e nella cultura senese, influenzando vari aspetti della vita cittadina.”

Ci parli di Puccio Capanna e delle connessioni di costui con la sua famiglia e con Dante Alighieri.

“Puccio Capanna, pittore attivo nel Trecento, è noto per essere stato un discepolo di Giotto e per il suo lavoro ad Assisi. Tra le sue opere più importanti, anche se spesso è misconosciuto, risulta l’affresco “Dante giovinetto” realizzato intorno al 1319 che raffigura un giovane Dante Alighieri. Questo affresco, è stato successivamente staccato e riportato su tavola tra il 1470 ed il 1500. La narrazione dell’affresco “Dante giovinetto” di Puccio Capanna, è stata tramandata dai miei avi, a conferma di un legame tra la famiglia Bandinelli e quest’opera d’arte, suggerendo che la mia famiglia, abbia avuto un qualche ruolo nel preservarla e valorizzarla. Purtroppo, i documenti storici, che avrebbero potuto confermare questa connessione si sono persi, già nel Seicento.”

La storia della famiglia Bandinelli e l’arte di Puccio Capanna, si intrecciano, quindi, misteriosamente, nel ricco tessuto culturale del Medioevo italiano. Grazie alle dichiarazioni del conte Alessandro Bandinelli infatti, possiamo affermare con una certa sicurezza che ci sia stata una connessione tra la sua famiglia e l’opera di Puccio Capanna. Questo ci permette di immaginare un panorama storico minore rispetto ai grandi eventi, che hanno lasciato il segno, ma altrettanto importante da conoscere, nel quale l’arte e la nobiltà, si sono incontrate, arricchendo la storia e la cultura del loro tempo.

Luca Monti





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