Ieri in Via Mariti la CGIL ha organizzato “Un minuto di rumore” per ricordare i morti sul lavoro e per il sì ai 5 referendum
29 Aprile 2025 pubblicato in Firenze

Ieri 28 Aprile, ricorreva la Giornata per la Sicurezza sul Lavoro, e Via Mariti, diventata dopo la strage sul cantiere dell’Esselunga, uno dei luoghi simbolo a Firenze, proprio per le morti sul lavoro, è stata teatro di un flash mob della CGIL con un minuto di rumore in alternativa, al classico minuto di silenzio riservato al cordoglio per la morte di qualcuno al quale si riferisce la foto di copertina e a corredo dell’articolo. Il flash mob, di Via Mariti, è stato anche un’occasione per sensibilizzare sui 5 referendum, in materia di disciplina del lavoro e cittadinanza ed invitare a votare sì, agli stessi, l’8 ed il 9 giugno. Purtroppo però, mentre a Firenze, si manifestava per la sicurezza sul lavoro, a Carrara, si è verificata un’altra vittima di incidente proprio sul lavoro. A perdere la vita, stavolta, è stato Paolo Lambruschi, un lavoratore 59enne precipitato col dumper, un mezzo pesante utilizzato nelle cave col quale stava movimentando del pietrame. Sono in corso gli accertamenti delle cause, per le quali, il mezzo pesante, è precipitato nel vuoto, provocando la morte del suo conducente. L’incidente, è avvenuto a pochi passi dalla residenza della vittima, nella zona di Fantiscritti, in località Miseglia, nella cava numero 150. Ed anche oggi, si sono verificati ben due incidenti sul lavoro, non lontano da Carrara. Il primo episodio è accaduto a Forte dei Marmi, in Via Sant’Ermete, dove tre operai sono rimasti feriti a causa del crollo di un solaio, in un cantiere edile, mentre il secondo a Capannori, con un altro lavoratore, rimasto ferito gravemente dopo una caduta dall’alto, da circa cinque metri, in una cartiera. Insomma, non si riesce purtroppo a fermare, questa spirale impressionante di morti sul lavoro.
Luca Monti