Il Bitcoin continua a correre ed ha sfondato i 43mila Dollari
27 Dicembre 2023 pubblicato in Economia
il Bitcoin, continua a correre e venerdì 22 dicembre, ha chiuso a 43607,77 Dollari e tutto lascia pensare che il rialzo sia in qualche modo strutturale e durevole. Se nei mesi scorsi, infatti, le oscillazioni erano state frequenti, da tempo, ormai il Bitcoin è solo in crescita. Rispetto al 15 dicembre, infatti, quando era quotato a 41891.05 Dollari, si è apprezzato, in una sola settimana di ben 1716,72 Dollari, decisamente non male. Ancora più evidente, tuttavia, l’apprezzamento dal primo dicembre, quando aveva chiuso a 38746.95 Dollari, con un aumento di 4860.82 dollari in sole tre settimane. Insomma, tutto fa pensare che il Bitcoin, possa davvero salire, in breve tempo, oltre il tetto cosiddetto psicologico dei 50Mila Dollari, con buona pace di coloro che davano il mondo delle cripto per morto e sepolto da tempo. A crederci, in particolar modo, pare essere il mondo della tecnologia, dato che la sola Microstrategy Incorporated, azienda statunitense che si occupa di intelligenza artificiale applicata al business, software per dispositivi mobili e servizi per il cloud, ha ampliato il proprio portafoglio digitale, acquistando 14.620 Bitcoin per 615,7 Milioni di Dollari a un prezzo medio di 42.110 dollari per ogni BTC. La società possiede ora 189.150 BTC, acquistati per circa 5,9 miliardi di dollari, ad un prezzo medio di 31.168 dollari. Si tratta di numeri decisamente importanti, oltretutto investiti da aziende che operano in un settore trainante e strategico per l’economia americana, come quello dell’high tech e questo rende interessante l’operazione, che nel breve termine potrebbe diventare la cartina di tornasole dell’economia e della geopolitica globali. Se, infatti, la scommessa rialzista su cui hanno puntato queste aziende, dovesse risultare vincente potremmo dire che hanno fatto Bingo e l’economia statunitense ne uscirebbe rafforzata, anche e soprattutto in termini strategici di capacità tecnologica nei confronti delle potenze rivali, in primis, la Cina, ma se la scommessa dovesse risultare perdente, allora potrebbe innescarsi una catena di fallimenti al confronto dei quali, i recenti crack bancari potrebbero davvero apparire ridicoli e la supremazia americana sarebbe a grave rischio.
Luca Monti